(Adnkronos) – Il 2025 ha visto un incremento allarmante delle truffe telefoniche in Italia, con una particolare incidenza della cosiddetta "truffa del curriculum". Questa frode sfrutta la vulnerabilità di chi cerca lavoro, promettendo opportunità inesistenti per sottrarre dati sensibili o denaro. La truffa del curriculum si articola in diverse fasi, iniziando tipicamente con un contatto telefonico da un numero italiano sconosciuto. Spesso, un messaggio vocale preregistrato esordisce con la frase: "Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum", creando un'aspettativa nella vittima, soprattutto se attivamente impegnata nella ricerca di lavoro. L'uso di numeri italiani e messaggi preregistrati conferisce una parvenza di legittimità e permette ai truffatori di raggiungere un vasto numero di potenziali vittime. Successivamente, la vittima viene invitata a proseguire la conversazione su WhatsApp. Questo passaggio strategico consente ai truffatori di inviare link, documenti e interagire in modo più continuativo, in un ambiente meno formale e controllato. La telefonata iniziale funge da filtro, identificando individui più vulnerabili e permettendo un approccio più mirato su WhatsApp. I truffatori, presentandosi come rappresentanti di agenzie per il lavoro o aziende, utilizzano un linguaggio cortese e professionale per guadagnare fiducia. In alcuni casi, creano un senso di urgenza, spingendo la vittima a decisioni affrettate. L'efficacia della truffa risiede nella capacità di sfruttare la speranza di trovare lavoro, rendendo le persone meno caute. Una volta stabilito il contatto su WhatsApp, i truffatori possono richiedere la compilazione di moduli online con dati sensibili, inviare link a finte pagine di candidatura per rubare credenziali, o proporre "lavori online" che si rivelano schemi di investimento fraudolenti. In alcuni casi, il click su link inviati può portare al download di malware. Le vittime rischiano accessi non autorizzati ai conti correnti, perdita di fondi o compromissione dei dispositivi. È cruciale riconoscere i segnali di allarme. Ricevere una chiamata inaspettata riguardo al curriculum, soprattutto se non si è attivamente alla ricerca, è un campanello d'allarme. Pressioni per fornire dati personali, cliccare su link sospetti, comunicazioni da numeri sconosciuti o con prefissi esteri, promesse di guadagni facili e la richiesta di proseguire la conversazione su WhatsApp sono tutti indicatori di potenziale frode. Per proteggersi, è essenziale adottare precauzioni: non rispondere a telefonate sospette e bloccare i numeri; non fornire dati personali o bancari a sconosciuti al telefono; verificare l'affidabilità dell'interlocutore contattando l'ente presunto tramite canali ufficiali; non cliccare su link o scaricare allegati da numeri sconosciuti; segnalare tentativi di truffa alla Polizia Postale e alle associazioni di consumatori. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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