(Adnkronos) – Le recenti dichiarazioni di Neil Druckmann, figura di spicco di Naughty Dog, riguardo al potenziale sviluppo di The Last of Us Part III hanno suscitato notevole interesse all'interno della comunità videoludica. Inizialmente interpretate come un freno alle aspettative dei fan, le sue parole sono state successivamente contestualizzate dallo stesso Druckmann, il quale ha voluto sottolineare la complessa alchimia di fattori necessaria per la realizzazione di qualsiasi progetto di grande portata, rendendo impossibile fornire garanzie assolute sul futuro del franchise The Last of Us. Intervenendo ai microfoni di Etalk (CTV), Druckmann ha offerto una prospettiva sul suo approccio lavorativo, spiegando come ogni progetto venga affrontato con la massima dedizione, quasi fosse l'ultimo. "Ogni progetto su cui lavoro lo tratto come se potesse essere l'ultimo. Ci metto tutto me stesso e non lascio nulla di intentato," ha affermato. Questa filosofia è stata applicata con rigore sia durante lo sviluppo del primo The Last of Us, concepito con un finale che potesse essere autoconclusivo data l'incertezza su un eventuale sequel, sia per Uncharted 4 e, non da ultimo, per The Last of Us Part II. Quest'ultimo, in particolare, è stato realizzato con l'intenzione di fornire una chiusura narrativa definita, un punto fermo nella visione creativa di Druckmann. Proprio la conclusione di The Last of Us Part II assume un ruolo centrale nella visione a lungo termine di Druckmann per l'intera saga. Ha infatti indicato che quel finale rappresenta l'approdo narrativo desiderato, indipendentemente dal medium che potrebbe eventualmente portare avanti la storia, sia esso un nuovo capitolo videoludico o la fortunata serie televisiva prodotta da HBO. Tuttavia, la concretizzazione di un nuovo progetto legato a The Last of Us, che si tratti di un gioco o di un'altra forma di espansione narrativa, rimane subordinata a una convergenza favorevole di molteplici elementi. "Affinché ci sia un altro gioco, un altro progetto, tante stelle devono allinearsi, quindi non posso garantirlo," ha precisato Druckmann. Questa affermazione evidenzia le sfide intrinseche dello sviluppo ad alto budget, che includono non solo l'ispirazione creativa ma anche considerazioni logistiche, di risorse e di mercato. Al momento, le energie di Druckmann sono concentrate altrove. La sua attenzione è primariamente rivolta alla serie televisiva The Last of Us, curando la stagione in corso e auspicando un rinnovo da parte di HBO per poter proseguire l'adattamento. Parallelamente, è impegnato nello sviluppo di un progetto completamente nuovo, un videogioco intitolato Intergalactic: The Heretic Prophet. Questo nuovo titolo, secondo indiscrezioni non confermate ufficialmente, potrebbe non vedere la luce prima del 2027. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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