L’anno fiscale 2024 si avvicina e con esso la scadenza per il pagamento della seconda rata dell’IMU, la tassa sugli immobili. Il termine per effettuare il versamento è fissato al . Questo pagamento comprende il saldo dell’imposta dovuta per l’anno in corso e, se necessario, un conguaglio che tiene conto delle eventuali modifiche delle aliquote comunali. Dopo aver versato la prima rata a giugno, è fondamentale calcolare l’importo finale da versare per evitare sanzioni.
L’IMU è un’imposta dovuta da tutti i proprietari di immobili, ad eccezione di quelli che rientrano in specifiche categorie esenti. In particolare, non è dovuta per la prima casa, a meno che non si tratti di immobili di lusso, classificati nelle categorie A/1, A/8 e A/9. È importante notare che l’esenzione per la prima casa si applica solo se l’immobile è l’unica proprietà in cui il contribuente risiede stabilmente. Nel caso di coniugi che vivono in abitazioni separate, la legge ha previsto una nuova interpretazione delle esenzioni, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale n. 209/2022, che consente a entrambi i coniugi di beneficiare dell’esenzione IMU per le rispettive case principali, a condizione che rispettino i requisiti di residenza.
Una novità significativa riguarda gli immobili occupati abusivamente. La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito che non è dovuta l’IMU per gli immobili che risultano inutilizzabili o non disponibili a causa di occupazione abusiva, a condizione che venga presentata una denuncia ufficiale alle autorità competenti. Per ottenere l’esenzione, è necessario inviare una dichiarazione IMU e aggiornare la situazione qualora cessino le condizioni per beneficiare di tale esonero. È fondamentale rispettare la scadenza del 16 dicembre per il pagamento del saldo IMU 2024, per evitare sanzioni e interessi.
Prima di procedere al versamento, è essenziale verificare se ci sono state modifiche nelle aliquote decise dal proprio Comune. Inoltre, i contribuenti devono prestare attenzione a tutti i dettagli legati alle esenzioni, in particolare se riguardano la prima casa o situazioni particolari come la doppia residenza o l’occupazione abusiva. Per ogni dubbio o chiarimento, è sempre utile consultare il proprio Comune o rivolgersi a un consulente fiscale, in modo da essere certi di rispettare tutte le normative vigenti e di evitare problematiche future.
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