La nuova riforma della successione
Dal 2025, il panorama della successione in Italia subirà un cambiamento significativo. Gli eredi, infatti, dovranno calcolare autonomamente l’aliquota da pagare, un’innovazione che promette di semplificare il processo, ma che porta con sé anche nuove responsabilità. Questa riforma si inserisce in un contesto in cui la successione è spesso un tema delicato, legato a momenti di lutto e di transizione.
Tipi di successione e procedure attuali
Esistono due principali tipi di successione: quella testamentaria, regolata da un testamento, e quella legittima, che si applica in assenza di un lascito scritto. Attualmente, la procedura di successione prevede un iter burocratico e fiscale complesso, che culmina con il pagamento dell’imposta di successione entro un anno dall’apertura della successione. Con l’entrata in vigore della nuova riforma, gli eredi dovranno affrontare un cambiamento radicale nel modo in cui gestiscono questo processo.
Autoliquidazione dell’imposta di successione
Una delle novità più rilevanti della riforma è l’autoliquidazione dell’imposta di successione. Gli eredi, dopo aver presentato la dichiarazione telematica all’Agenzia delle Entrate, dovranno calcolare e inserire autonomamente le cifre relative all’imposta. Questo passaggio richiede una certa attenzione, poiché l’ente verificherà la correttezza dei dati forniti. Le aliquote e le franchigie rimarranno invariate, ma la possibilità di rateizzare l’importo rappresenta un importante aiuto per i cittadini, consentendo una gestione più sostenibile delle spese legate alla successione.
Scadenze e acconti
Un altro aspetto cruciale riguarda le scadenze per il pagamento. Gli eredi dovranno versare un acconto iniziale del 20% dell’imposta totale entro 90 giorni dalla presentazione della domanda. Questa nuova modalità di pagamento mira a facilitare la gestione economica delle successioni, rendendo il processo più accessibile. È importante notare che per le pratiche di successione avvenute prima del 2024, le procedure rimarranno quelle tradizionali, senza alcuna modifica.