Dal 1° gennaio 2025, la legge 104 subirà un’importante riforma che mira a migliorare il sistema di accertamento e i sostegni per le persone con disabilità. Questa riforma, avviata con il Decreto legislativo n. 62, noto come Decreto Disabilità, è stata approvata dal Consiglio dei Ministri e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. L’obiettivo principale è quello di garantire una maggiore equità e accessibilità ai servizi per le persone con disabilità in tutto il territorio nazionale.
La riforma prevede una fase di sperimentazione che durerà un anno e coinvolgerà nove province italiane: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Questi territori sono stati selezionati per rappresentare una diversità geografica e dimensionale, permettendo di testare le nuove disposizioni della riforma in contesti differenti. Durante questa fase, si testerà il nuovo sistema di valutazione della disabilità e il Progetto di vita, che sarà implementato su scala nazionale a partire dal 2026.
Uno degli aspetti più innovativi della riforma è la ridefinizione della disabilità. Secondo l’articolo 3 del Decreto, le persone con disabilità sono quelle che presentano compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che limitano significativamente la loro partecipazione in vari contesti di vita. In caso di compromissioni gravi, sarà previsto un sostegno intensivo, garantendo priorità nei servizi pubblici. La valutazione della disabilità sarà standardizzata e semplificata, con una visita collegiale condotta dall’INPS che utilizzerà criteri internazionali forniti dall’OMS.
Il Progetto di vita rappresenta un’altra innovazione fondamentale della riforma. Questo strumento è progettato per promuovere l’autonomia e la partecipazione sociale delle persone con disabilità. Attraverso il Progetto di vita, si definiranno gli obiettivi personali della persona, si identificheranno le barriere e i facilitatori presenti nell’ambiente e si stabiliranno i servizi e le risorse necessarie per migliorare la qualità della vita. Il progetto sarà elaborato da un’unità di valutazione multidimensionale, composta dalla persona con disabilità e da un team di professionisti, inclusi assistenti sociali e operatori sanitari.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico, che garantirà l’accesso alle informazioni sanitarie delle persone con disabilità agli enti preposti e agli operatori del settore. Questo sistema faciliterà l’erogazione dei servizi assistenziali e previdenziali, semplificando la comunicazione tra i vari soggetti coinvolti. La riforma della legge 104, quindi, non solo mira a migliorare il riconoscimento delle disabilità, ma anche a garantire un accesso più diretto e semplificato ai servizi necessari per una vita dignitosa e autonoma.
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