Un simbolo di Venezia torna a brillare
Il campanile di San Marco, uno dei monumenti più iconici di Venezia, ha riaperto le sue porte al pubblico dopo un periodo di chiusura prolungato. Questo intervento di manutenzione, avviato a metà gennaio, ha richiesto un impegno significativo per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’ascensore, che ha ormai 70 anni di vita. La riqualificazione ha incluso la revisione dell’argano di sollevamento e l’adeguamento dell’impianto elettrico, elementi cruciali per il funzionamento del campanile.
Interventi di manutenzione e riqualificazione
Bruno Barel, primo procuratore, ha sottolineato l’importanza di questi lavori, che non si sono limitati all’interno del campanile. Sono stati effettuati anche interventi esterni, come la pulizia delle sculture in bronzo della loggia campanaria e la manutenzione della parte metallica. Questi lavori di “maquillage” hanno permesso di restituire al monumento il suo splendore originale, rendendo la loggia campanaria nuovamente accessibile e ammirabile nella sua totalità.
Innovazioni tecnologiche e gestione delle prenotazioni
Un aspetto fondamentale della riapertura riguarda l’adeguamento dell’impianto elettrico, che è stato potenziato per garantire un funzionamento ottimale. All’interno del campanile è presente anche la centrale per le pompe della Piazza, un elemento essenziale per la gestione dell’acqua. In merito alle prenotazioni online, la Procuratoria sta valutando l’implementazione di un sistema che possa ridurre le lunghe code che si formano, soprattutto durante i periodi di alta affluenza turistica. Attualmente, si sta concentrando sulla Basilica, ma l’idea di estendere il sistema anche al campanile è in fase di discussione.
Progetti futuri e ingegneria sociale
Oltre alla riapertura del campanile, la Procuratoria sta lavorando su un progetto ambizioso per l’Ateneo San Basso, attualmente in disuso. L’obiettivo è creare un nuovo shop unico nel suo genere, che ospiterà manufatti di qualità e coinvolgerà diverse istituzioni cittadine. Un incontro con circa trenta realtà, tra cui università e scuole, è stato convocato per discutere di questo progetto di “ingegneria sociale”. Inoltre, si prevede di lanciare un concorso di idee internazionale per l’arredamento dello spazio, con l’intento di realizzare qualcosa di veramente innovativo e bello.