Scopri le nuove regole per i pensionati all'estero.
Recentemente, l’INPS ha comunicato un’importante novità riguardante i pensionati che riscuotono la pensione all’estero. Con il messaggio n. 890, l’ente previdenziale ha ufficializzato le nuove procedure per la verifica dell’esistenza in vita, un passo necessario per prevenire frodi e garantire la corretta distribuzione delle risorse pubbliche. Questa iniziativa coinvolge oltre 310.000 pensionati residenti all’estero, molti dei quali si sono trasferiti per motivi fiscali.
La procedura di controllo si articolerà in due fasi distinte. La prima fase, che avrà inizio il 20 marzo, riguarderà i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Europa dell’Est e territori limitrofi. La seconda fase, invece, si concentrerà su coloro che risiedono in Europa, Africa e Oceania. È fondamentale che i pensionati coinvolti rispettino le scadenze per evitare la sospensione della pensione.
Non tutti i pensionati saranno soggetti a queste nuove regole. Sono esclusi coloro che già ricevono una pensione da enti esteri, poiché l’INPS ha accesso ai loro dati anagrafici. Inoltre, i pensionati che hanno ritirato una rata presso Western Union poco prima dell’inizio della verifica saranno considerati automaticamente in vita. Anche coloro con pagamenti già sospesi per mancata verifica in anni precedenti non dovranno sottoporsi a questi controlli.
Per mantenere la pensione, i pensionati devono compilare un modulo inviato da Citibank N.A., l’ente che gestisce i pagamenti INPS all’estero. Questo documento deve essere firmato e controfirmato da un testimone qualificato, come un’autorità consolare o un pubblico ufficiale locale. In alternativa, è possibile utilizzare strumenti digitali come il portale web di Citibank o effettuare una videochiamata con il Consolato. È importante notare che la riscossione diretta in contanti presso Western Union è considerata prova automatica dell’esistenza in vita.
Per i pensionati che si trovano in situazioni particolari, come malati gravi, ricoverati o detenuti, è necessaria una certificazione firmata dal medico curante o dalla direzione sanitaria della struttura. Queste misure sono state introdotte per garantire che nessuno venga ingiustamente privato della propria pensione a causa di circostanze al di fuori del proprio controllo. La sospensione della pensione, se necessaria, avverrà a partire da settembre 2025 o marzo 2026, dando così tempo sufficiente per regolarizzare la propria posizione.
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