Con l’arrivo del 2025, il panorama dei rimborsi chilometrici e dei fringe benefit aziendali subirà un’importante trasformazione grazie alle nuove tabelle ACI. Queste modifiche, ufficializzate dalla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre, introducono criteri innovativi che si basano sull’alimentazione dei veicoli, promuovendo una mobilità più sostenibile e responsabile. Le aziende e i dipendenti dovranno adattarsi a queste nuove regole per garantire una corretta gestione delle spese legate ai veicoli aziendali.
A partire dal 1° gennaio 2025, le nuove tabelle ACI stabiliranno un nuovo metodo di calcolo per i rimborsi chilometrici. La principale novità consiste nel passaggio da un sistema basato sulle emissioni di CO₂ a uno che considera l’alimentazione del veicolo. Questo cambiamento non solo incentiva l’uso di veicoli a basso impatto ambientale, come le auto elettriche e ibride, ma penalizza anche i mezzi con motori endotermici. Le nuove percentuali, applicabili esclusivamente ai veicoli di nuova immatricolazione, mirano a promuovere scelte di mobilità più ecologiche sia per le aziende che per i dipendenti.
Le tabelle ACI 2025, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, rimarranno il riferimento ufficiale per determinare i rimborsi chilometrici e il valore dei fringe benefit. Queste tabelle sono suddivise in diverse categorie di veicoli, che includono autoveicoli in produzione e fuori produzione, motoveicoli e autocaravan. È fondamentale che l’assegnazione dei veicoli avvenga dopo il 1° gennaio 2025 per rientrare nei nuovi criteri. Le aziende dovranno prestare particolare attenzione a questi dettagli per garantire la conformità alle nuove normative e ottimizzare i costi legati ai veicoli aziendali.
Per calcolare i rimborsi chilometrici e i fringe benefit, le aziende e i lavoratori possono consultare le tabelle aggiornate disponibili sul portale ufficiale dell’ACI. Questi documenti rappresentano una risorsa indispensabile per la gestione delle spese legate ai veicoli aziendali. Inoltre, per chi lavora in modalità flessibile, è importante approfondire anche altri temi legati ai benefit aziendali, come i buoni pasto in smart working, per comprendere appieno i diritti e i doveri previsti dalla legge.
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