in

Novità significative nel CCNI per il personale scolastico

Introduzione alle novità del CCNI

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per il triennio 2025-2028, firmato il 29 gennaio, porta con sé importanti cambiamenti per il personale scolastico, sia docente che ATA. Queste modifiche mirano a semplificare e rendere più equo il processo di mobilità, affrontando le esigenze di un settore in continua evoluzione. Le novità principali riguardano le deroghe ai vincoli di mobilità, i trasferimenti e le precedenze, elementi cruciali per garantire una gestione più flessibile e giusta delle risorse umane nel mondo della scuola.

Deroghe ai vincoli di mobilità

Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’ampliamento delle deroghe ai vincoli di mobilità. In particolare, il limite d’età per la deroga legata ai figli minori è stato esteso fino ai 16 anni, un cambiamento significativo rispetto ai precedenti 12 anni. Inoltre, è stata introdotta una nuova possibilità di deroga per l’assistenza ai genitori con più di 65 anni. Queste modifiche permettono ai docenti di avere maggiore flessibilità nella scelta della sede di lavoro, favorendo un equilibrio tra vita professionale e personale. Per accedere a queste deroghe, è necessario indicare come prima preferenza il comune o il distretto sub-comunale in cui risiede la persona da assistere.

Vincoli triennali e mobilità

Il nuovo CCNI stabilisce anche due tipi di vincolo triennale per i trasferimenti. I docenti che ottengono un trasferimento scegliendo una scuola specifica non potranno richiedere un nuovo trasferimento nei tre anni successivi, ma potranno comunque presentare domanda di assegnazione provvisoria o utilizzazione. Questo vincolo si applica anche ai neoassunti, che vedranno calcolato il loro triennio di permanenza considerando anche gli anni di assegnazione provvisoria. Tuttavia, ci sono eccezioni: il vincolo non si applica in caso di soprannumero o esubero, o per gravi motivi legati all’assistenza di familiari con disabilità. Queste disposizioni mirano a garantire che i docenti possano muoversi in base alle loro necessità e circostanze personali.

Precedenze e passaggi di ruolo

Il sistema delle precedenze è stato potenziato, eliminando il concetto di referente unico e introducendo nuove possibilità. Le precedenze ora si applicano anche alla mobilità interprovinciale, offrendo maggiori opportunità ai docenti in cerca di trasferimento. Inoltre, il periodo per il rientro nella scuola o comune di ex titolarità per i soprannumerari è stato esteso da 8 a 10 anni. I docenti già titolari su un grado di scuola e con specializzazione nel sostegno per un altro grado possono richiedere il passaggio di ruolo, anche se non abilitati per quel livello di istruzione. Queste misure sono pensate per favorire una maggiore mobilità e opportunità di crescita professionale per il personale scolastico.

Cosa ne pensi?

Como-Juventus: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

Ucraina apre a Russia: “Via libera a corridoio umanitario nel Kursk su richiesta”