Dai dati raccolti da Istat-Isfol nel 2014, si è registrato un numero di 4,5 milioni di professionisti liberi nel campo intellettuale. Questi lavoratori, solitamente laureati con una specializzazione, contribuiscono notevolmente alla società con il loro servizio e, per tale motivo, viene loro riservato un riconoscimento particolare nell’articolo 2229 del Codice Civile.
In seguito, presenteremo un elenco di professioni intellettuali, comprendendo sia quelle disciplinate sia quelle indisciplinate.
Elenco delle professioni intellettuali:
1. Broker
2. Agronomi e Silvicoltori
3. Agrotecnici
4. Progettisti, Urbanisti, Paesaggisti e Conservatori
5. Operatori Sociali
6. Attuari
7. Legal Practitioners
8. Biologi
9. Chimici
10. Consulenti Fiscali e Specialisti Contabili
12. Consulenti Proprietà Industriale
13. Farmacisti
14. Geologi
15. Geometri
16. Giornalisti
17. Guide alpine e Istruttori di Sci
18. Infermieri
19. Ingegneri
20. Medici e Dentisti
21. Notai
22. Ostetrici
23. Consulenti Agrari
24. Consulenti dell’Industria
25. Psicologi
26. Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e Professionisti Sanitari Tecnici di Riabilitazione e Prevenzione
27. Tecnologi Alimentari
28. Veterinari
Cosa intendiamo per professioni intellettuali? In questa redazione, esamineremo le specificità di queste carriere e presenteremo un catalogo completo di tali professioni.
Le “professioni intellettuali” si riferiscono a quelle occupazioni in cui i servizi o le prestazioni offerte da un lavoratore contengono un elevato elemento intellettuale rispetto alla componente materiale. Queste professioni possono essere raggruppate in due categorie principali:
– Professioni ordinate: comprendono i professionisti che sono iscritti a specifici registri o elenchi professionali.
– Professioni non regolate: includono i professionisti che non fanno parte di alcun ordine professionale, come stabilito dalla legge n. 4/2013, ma che si avvalgono del sostegno delle relative associazioni professionali.
Tutti i professionisti intellettuali di tipo ordinato devono essere necessariamente registrati nel relativo albo per poter esercitare la loro professione. In caso contrario, non solo il loro lavoro non sarà legalmente riconosciuto, ma non potranno nemmeno richiedere un compenso per il loro servizio.
Per quanto riguarda le caratteristiche delle prestazioni intellettuali, queste includono:
– Persona specifica responsabile: il cliente seleziona il professionista e quest’ultimo è responsabile per la prestazione fornita, anche se vi è l’assistenza di altri collaboratori.
– Prestazione in una sede professionale: il cliente fruisce del servizio professionale all’interno di uno spazio designato dove il professionista esercita la sua professione.
– Riservatezza professionale: il professionista è obbligato a garantire la riservatezza, assicurando che qualsiasi cosa si svolga o si discuta durante l’erogazione del servizio non sarà divulgarlo in alcun modo e ne è responsabile.
Nell’ambito di un servizio professionale, il professionista è tenuto a impegnarsi al massimo delle sue abilità e competenze, senza tuttavia poter garantire l’esito positivo del servizio. Per esempio, un legale si impegnerà ad offrire la massima efficacia in tribunale e nel suo studio, ma non può garantire che il processo avrà un esito favorevole. Analogamente, il cliente ha il diritto di terminare il contratto di prestazioni intellettuali, ma è tenuto a coprire i costi del lavoro già completato. Il professionista, a sua volta, ha la possibilità di terminare il contratto con il cliente, purché ci sia un motivo valido.
RIFERIMENTI:
– Art. 2229 del Codice Civile – http://www.camera.it/temiap/temi17/Codice_Civile_art2229.pdf
– Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 sulle professioni non organizzate – https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/26/13G00021/sg
– Indagine Istat-Isfol sulle professioni intellettuali – https://www.istat.it/it/files/2014/09/professioni_in_tempo_di_crisi_def.pdf