DIVIETO DI LAVORO FORZATO E OBBLIGATORIO
La legge vieta ogni forma di lavoro forzato e obbligatorio. Costituzione degli angolabani tortura, lavoro forzato, trattamento degradante o disumano.
Secondo la legge sul lavoro, il lavoro obbligatorio o obbligatorio è proibito. Le categorie di lavoro che non sono obbligatorie/obbligatorie includono il servizio militare e civile, il servizio alla comunità, il lavoro svolto nelle carceri, i detenuti e il lavoro o i servizi richiesti in caso di forza maggiore, ovvero guerra, inondazioni, carestie, epidemie, invasione di animali nocivi e insetti o parassiti. Non rientrano nel lavoro forzato o obbligatorio anche tutte le circostanze che compromettono le normali condizioni di vita di tutta o parte della popolazione.
Il codice penale, recentemente modificato, criminalizza la tratta di persone a scopo sessuale o lavorativo. Penalizza anche i datori di lavoro o gli agenti del lavoro che confiscano i documenti di identità dei lavoratori, scambiano contratti senza il consenso dei lavoratori o trattengono il pagamento degli stipendi. Le sanzioni per le violazioni sono le stesse previste per la tratta di persone, cioè da otto a 12 anni di carcere.
Chiunque consegna, accetta, recluta, riceve, ospita o trasporta un’altra persona per sfruttare il lavoro di questa persona, commette il reato di tratta di persone ed è punito con la reclusione da 4 a 10 anni.
Fonte: Articolo 60 della Costituzione dell’Angola 2010; Articolo 5 della Legge Generale del Lavoro (n. 7/15, del 15 giugno 2015); Rapporti nazionali sulle pratiche in materia di diritti umani per il 2015; §178 della Legge n. 38/20, dell’11 novembre, che approva il codice penale angolano
LIBERTÀ DI CAMBIARE LAVORO E LICENZIAMENTO
La Costituzione dell’Angola prevede il diritto al lavoro per tutti i cittadini. È dovere dello Stato promuovere l’attuazione di politiche che generino lavoro; E fornire pari opportunità nella scelta della professione o del tipo di lavoro e condizioni che prevengano l’esclusione o la limitazione dovute a qualsiasi forma di discriminazione.
Secondo la legge sul lavoro, tutti i cittadini hanno diritto a lavorare liberamente, con pari opportunità e senza discriminazioni basate su razza, colore, sesso, origine etnica, stato civile, ideali religiosi o politici. Tutti i cittadini hanno il diritto di scegliere liberamente la propria professione ed esercitare, senza restrizioni, salvo quanto previsto dalla legge. (Le condizioni in cui si svolge il lavoro devono rispettare le libertà e la dignità dei lavoratori, consentendo in genere alle persone di soddisfare i propri bisogni e le proprie famiglie, tutelare la propria salute e godere di condizioni di vita dignitose.
Per cessare il rapporto di lavoro, il lavoratore deve inviare una comunicazione al datore di lavoro con 15-30 giorni di anticipo, in base all’anzianità lavorativa. Il mancato preavviso del lavoratore, totale o parziale, è tenuto a risarcire il datore di lavoro con la retribuzione per il periodo di preavviso mancato.
Fonte: Articolo 76 della Costituzione dell’Angola; Articoli 6, 194 e 212 della Legge Generale del Lavoro (n. 7/15, del 15 giugno 2015)
CONDIZIONI DI LAVORO DISUMANE
L’orario di lavoro normale, secondo la legge sul lavoro, è fino a 44 ore settimanali e 8 ore al giorno. L’orario di lavoro può essere aumentato fino a un massimo di 54 ore settimanali. Può essere fino a 9 o 10 ore al giorno, a seconda dell’attività, della durata della settimana lavorativa, dei turni di lavoro, ecc.
Fonte: articolo 95 (1 e 2) della Legge generale sul lavoro (n. 7/15 del 15 giugno 2015)
LEGISLAZIONE SUL LAVORO FORZATO
- Diritto generale del lavoro (n. 7/15 del 15 giugno 2015) / Diritto generale del lavoro (n. 7/15 del 15 giugno 2015)
- Costituzione dell’Angola 2010 / Costituzione dell’Angola 2010