Un panorama difficile per Coop
Negli ultimi anni, Coop Alleanza 3.0, la più grande cooperativa di consumatori in Italia, ha affrontato una crisi silenziosa ma profonda. Nonostante i supermercati restino aperti e gli scaffali siano pieni, i conti interni mostrano segni di sofferenza. La cooperativa, che gestisce centinaia di punti vendita in diverse regioni, ha dovuto affrontare un calo dei ricavi e margini sempre più ristretti. La situazione è aggravata da una struttura gestionale pesante e da una rete di negozi poco redditizi, mantenuti in vita a fatica.
Le chiusure e la vendita degli immobili
Recentemente, Coop ha annunciato una serie di chiusure e la vendita di numerosi immobili a società estere. Questa strategia, sebbene possa sembrare un tentativo di rilancio, evidenzia le difficoltà crescenti che la cooperativa sta affrontando. L’ultima chiusura eclatante è stata quella della storica sede di viale Virgilio a Modena, che ha coinvolto circa 300 dipendenti. Questa decisione, comunicata senza preavviso, ha lasciato clienti e lavoratori spiazzati, segnando un momento critico per la cooperativa.
Il piano industriale 2023-2027
Il Piano Industriale 2023-2027 di Coop mira a snellire la struttura e contenere i costi fissi. Tra le misure adottate, la cessione di 22 immobili a fondi esteri per un valore di 222 milioni di euro. Sebbene Coop continuerà a utilizzare questi immobili in affitto, questa mossa è necessaria per recuperare liquidità e garantire la sostenibilità economica della cooperativa. Tuttavia, la sfida rimane: come affrontare la concorrenza agguerrita di altri supermercati e adattarsi a un mercato in continua evoluzione?