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Israele, bus esplosi e altri ordigni a Tel Aviv: pronto maxi attacco all’ora di punta

(Adnkronos) – Tre autobus vuoti sono esplosi oggi a Bat Yam e Holon, sobborghi di Tel Aviv. Ma secondo quanto riportano i media israeliani, erano cinque gli ordigni esplosivi dotati di timer, alcuni effettivamente esplosi e altri disattivati per tempo, che si sarebbero dovuti attivare simultaneamente in un maxi attacco coordinato su autobus e treni domani all'ora di punta. Channel 12, che cita fonti di sicurezza, parla di un “attacco terroristico strategico”.  Non ci sono feriti o vittime, e secondo la municipalità di Bat Yam i veicoli sono “miracolosamente arrivati ai parcheggi un attimo prima dell'esplosione”. Dopo le tre deflagrazioni, il Ministro dei Trasporti, Miri Regev, ha ordinato di fermare e controllare “tutti gli autobus, i treni e i treni della metropolitana leggera e agire in conformità con le istruzioni dello Shin Bet e della polizia”.    Il capo della polizia del distretto di Tel Aviv, Haim Sargarof, ha reso noto che i cinque identici ordigni avevano dei timer, e che l'attacco “sembra qualcosa che ha avuto origine in Cisgiordania”. Le bombe sembrano essere state preparate con materiali improvvisati, riporta il Times of Israel. Sargarof ha aggiunto ai giornalisti che la polizia ha concluso le ricerche sugli autobus e sui treni, e sta ancora cercando di capire quanti sospetti siano coinvolti nel presunto attacco terroristico. Il sospetto il cui volto sta circolando da diversi minuti sui social media è in realtà “un uomo innocente” che non ha nulla a che fare con l'incidente, ha spiegato Sargarof.  In risposta ai sospetti attentati, il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'Idf di intensificare le operazioni in Cisgiordania. “Alla luce dei gravi tentativi di attacco terroristico nell'area di Tel Aviv da parte di organizzazioni terroristiche palestinesi contro la popolazione civile in Israele, ho dato istruzioni all'IDdf di aumentare l'intensità dell'attività antiterroristica nel campo profughi di Tulkarem e in tutti i campi profughi in Giudea e Samaria – ha dichiarato in un comunicato – Daremo la caccia ai terroristi a oltranza e distruggeremo le infrastrutture del terrore nei campi usati come postazioni di prima linea dell'asse del male iraniano”. “I residenti che danno rifugio al terrore pagheranno un prezzo pesante”, ha aggiunto. L'Idf sta conducendo dal 21 gennaio una grande offensiva nel nord della Cisgiordania, denominata Operazione Muro di Ferro. —internazionale/[email protected] (Web Info)

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