(Adnkronos) –
Il battesimo non si cancella, lo 'sbattezzo' non esiste. Il Diritto Canonico non consente di modificare o cancellare le iscrizioni fatte nel Registro dei Battesimi, se non per correggere eventuali errori di trascrizione, chiarisce una nota esplicativa del Dicastero per i Testi Legislativi. "Il Registro dei Battesimi – spiega la nota – rappresenta il riscontro oggettivo di azioni sacramentali, o relative ai sacramenti, compiute storicamente dalla Chiesa. Si tratta di fatti storici ecclesiali di cui occorre tener conto agli effetti del buon ordine amministrativo-pastorale, per motivi teologici, per la sicurezza giuridica, e anche per l'eventuale tutela dei diritti della persona coinvolta e di soggetti terzi". Di conseguenza, "non è consentito modificare o cancellare i dati iscritti nel Registro, salvo che per correggere eventuali errori di trascrizione. Anche se il can. 535 CIC non lo afferma esplicitamente, dall’imperativa formulazione delle norme, che prescrivono l’iscrizione e la certificazione degli atti si desume senza dubbio tale assoluto divieto". "Se la Chiesa non avesse queste norme generali sulla obbligatorietà della registrazione del Battesimo, non sarebbe possibile alla Chiesa stessa realizzare l’attività sacramentale, in quanto la ricezione 'valida' del Sacramenti richiede certezza sulla ricezione del Battesimo. Un ministro non può consentire la celebrazione di altri sacramenti se non è certificata la ricezione del Battesimo", spiega il documento. —[email protected] (Web Info)

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