Percepisci il flusso del sangue del biologo nelle tue vene? Un biologo è un individuo che dimostra grande passione per il suo settore, e questo è molto importante, considerando che passerà molti anni ad approfondire un argomento preciso. Non è inusuale che tali professionisti decidano di concentrarsi ulteriormente in aree come la zoologia, la botanica, l’ecologia, la microbiologia, la biochimica o la virologia.
Quali sono le responsabilità di un biologo?
Se la professione di biologo ti intriga, è probabile che tu abbia una predisposizione scientifica, ma hai già delle preferenze? Come menzionato in precedenza, la biologia include una vasta gamma di specializzazioni. Iniziare con delle idee ben definite potrebbe essere un grande vantaggio, permettendoti di sfruttare le opportunità che si presenteranno per guadagnare esperienza e approfondire argomenti o temi che saranno cruciali per la tua futura carriera.
Detto questo, nonostante ti incoraggiamo a familiarizzare con tutte le diverse sfaccettature della biologia e a compararle con i tuoi interessi, una volta iscritto all’università potrebbe capitarti di scoprire una passione per un’altra specializzazione.
Cosa esamina la biologia?
Cosa rappresenta la biologia? Secondo la definizione fornita da Wikipedia: “La biologia (dal greco βιολογία, formato da βίος, bìos = “vita” e λόγος, lògos = “studio”) è la scienza che esamina la vita, ossia i processi fisici e chimici propri dei sistemi viventi, compresa la loro biochimica, meccanismi molecolari, genetica, anatomia, fisiologia e processi emergenti come l’adattamento, lo sviluppo, l’evoluzione, l’interazione tra gli organismi e il comportamento.”
Nello studio per divenire biologo, i principali rami disciplinari includono la biologia, matematica, chimica e genetica. Oltre a questi, ci sono ulteriori materie specialistiche che ti permetteranno di focalizzarti sugli ambiti di maggior interesse per te, come l’osservazione di organismi, la ricerca scientifica o l’innovativa area delle biotecnologie.
Il percorso formativo ti vedrà iscriverti all’Università, optando per una laurea in Biologia o in Scienze Biologiche. In entrambe le possibilità, consegui il titolo di Dottore in Biologia. Un’opzione alternativa è il corso di laurea triennale in Biotecnologie.
Al termine della tua laurea, potrai scegliere di proseguire la tua formazione con una Laurea Magistrale in diverse specializzazioni, tra cui Biologia Ambientale, Bio-ecologia marina, Biologia molecolare e sanitaria, Neuropsicobiologia, Biologia ed applicazioni mediche, Biologia applicata alla nutrizione, o Biologia evolutiva.
Per ulteriormente valorizzare il tuo Curriculum, potrebbe essere utile un Master in Biologia, sia in Italia che all’estero.
Tuttavia, prima di esercitare la professione del biologo, devi conseguire un’abilitazione superando l’Esame di Stato e registrandoti all’Ordine Nazionale dei Biologi, che prevede due sezioni distinte: Sezione A – Laurea Magistrale.
Il testo si riferisce a candidati che sono titolari di una laurea specialistica in Biologia, Biotecnologie agrarie, Biotecnologie Industriali, Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio e Scienze della nutrizione umana. I laureati triennali, invece, dovrebbero avere una laurea in Scienze biologiche, Biotecnologie o Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura. L’esame di stato di solito si svolge in due sessioni all’anno, una a maggio e una ad ottobre.
Per entrambe le sezioni, i candidati dovranno sostenere due prove scritte, una prova orale e una pratica. La prova scritta per la Sezione A verte su argomenti di biotecnologico, biomolecolare, biofisico, biochimico, biomatematico e biostatistico, clinico biologico, ambientale, biomorfologico, e microbiologico, seguita da un’interrogazione su igiene, qualità, legislazione professionale e management.
Nella Sezione B, la prova scritta si divide in una parte su materiale biomolecolare, biochimica, biofisica, biomatematica e statistica, e una seconda sulla sfera ambientale, microbiologica, merceologica e biomorfologica. La prova orale esamina i medesimi argomenti come quelli delle prove scritte. Infine, c’è la prova pratica.
Durante l’esame pratico, incontrerai una questione da risolvere in un laboratorio che riproduce un caso effettivo che potrebbe verificarsi durante l’esercizio della tua professione.
Per divenire membro ufficiale dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB), è necessario superare l’Esame di Stato e ottenere l’abilitazione professionale, per seguito poterti iscrivere all’Albo dei Biologi della tua città. La tua registrazione avverrà con la denominazione di “Biologo”, se ti iscrivi alla Sezione A, o “Biologo Junior”, se opti per la Sezione B.
Ma quali opportunità di lavoro ci sono per un biologo? Quali ruoli può ricoprire? E quale impiego nel campo della biologia si adatta meglio a te?
In base ai tuoi interessi personali e alle scelte fatte durante gli studi, un biologo può esplorare diverse opzioni.
Esaminiamo insieme alcune opzioni specialistiche:
– Biochimico: il biochimico lavora principalmente in laboratorio e si concentra sullo studio delle complesse reazioni chimiche che sono alla base della vita. Il suo mestiere interseca la biologia e la chimica, rendendolo molto richiesto in aziende nell’industria agroalimentare, farmaceutica, bioenergetica e chimica verde. Il suo ruolo richiede principalmente l’analisi e l’interpretazione dei processi cellulari e molecolari di batteri, piante e esseri umani (a seconda del suo specifico campo di lavoro).
– Biofisico: Il biofisico si avvale di chimica, fisica, biologia e matematica per capire come funzionano i vari organismi.
Un biofisico indaga le domande, esamina la struttura degli organismi viventi e sviluppa concetti sperimentali per fornire risposte ed elaborare teorie. Per esempio, cerca di comprendere come un essere vivente marino riesce a catturare la luce nelle profondità oceaniche o come un animale processa specifiche informazioni attraverso il cervello.
In quanto biotecnologo, sfrutta la tecnologia per produrre innovazioni e prodotti utenti a migliorare la vita delle persone. Il campo di lavoro di un biotecnologo può spaziare dall’industria farmaceutica a quella alimentare e agricola. La maggior parte del suo lavoro viene svolto dentro un laboratorio, analizzando strutture cellulari, tessuti o organismi per capirne la struttura e come sfruttarla per generare nuove tecnologie.
Il botanico, invece, si dedica allo studio delle piante, comprendendo le diverse fasi del loro ciclo di vita, le differenti strutture che creano (come tuberi, pollini, fiori, ecc.) e gli organismi con i quali interagiscono (come animali, funghi, insetti e alghe). Il botanico studia le capacità di adattamento delle piante e la loro diffusione, tenendo conto del clima, del terreno e dell’ambiente circostante, e utilizza le sue vaste conoscenze della biologia delle piante in ambito biotecnologico e agronomico.
Infine, lo zoologo si occupa di esaminare il mondo animale a tutto tondo, studiando il loro comportamento e tutto ciò che li riguarda.
Un biologo specializzato in zoologia è prima di tutto un abile osservatore. Il suo lavoro può estendersi sia in laboratorio che in situazioni di campo. Ad esempio, un biologo in questa disciplina potrebbe trovare impiego in un parco naturale o un acquario, osservando e studiando gli organismi animali conservati lì, analizzando il loro rapporto con l’habitat circostante e stabilendo se manifestano comportamenti atipici, potenziali indizi di malattie o disagi.
C’è anche la possibilità che uno zoologo si dedichi alla ricerca sul campo, partecipando a specifici progetti di studio all’estero o in aree selvagge per osservare e raccogliere dati su specie specifiche. Esistono molte specializzazioni in zoologia, come ornitologia, ittiologia, erpetologia o mammografia, e la maggioranza degli zoologi sceglie di specializzarsi.
Molti botanici svolgono il loro lavoro per proteggere l’ambiente, ma possono anche essere impiegati da società private per la ricerca industriale, come le aziende di cosmetici, profumi, farmaci e così via.
Un ecologo, invece, si occupa di valutare l’impatto ambientale di un’attività produttiva e delle sue conseguenze sull’ecosistema. Tra i suoi compiti rientra la proposta di misure per ridurre l’inquinamento in un’area specifica, favorire la crescita di fauna e flora in una zona degradata, o programmare interventi di coltivazione ecocompatibili. Può esercitare la sua professione anche in piccole o medie imprese, il ruolo dell’ecologo è molto richiesto nell’odierno contesto di economia verde. L’ecologo, come altri professionisti in questo campo, tende ad specializzarsi in un particolare ambiente, come la biologia marina o rurale.
Infine, c’è il microbiologo, un altro professionista del campo biologico.
Un microbiologo si dedica allo studio dei microrganismi e dei virus, occupandosi di identificarli ed esaminare le loro interazioni con altri organismi. Questi professionisti considerano anche possibili utilizzi dei microrganismi nel settore produttivo. Mentre il loro lavoro si concentra principalmente sulla diagnostica delle malattie infettive, possono operare anche in diverse aree, tra cui l’industria, l’agricoltura, l’ambiente, la gestione della qualità dell’acqua e degli alimenti, e addirittura il settore farmacologico.
D’altro canto, un esperto nella diagnostica dei beni culturali è incaricato di esaminare opere artistiche e culturali al fine di rilevarne le qualità morfologiche. Inoltre, distinguono le strategie più efficaci per rimuovere gli elementi che contribuiscono al loro deterioramento. Per esempio, potrebbero determinare il tipo di microrganismo che ha influenzato la tela di un dipinto, l’entità del danno, la composizione del dipinto e dei colori utilizzati (inclusi gli ingredienti e i composti chimici presenti), e progettare metodi per eradicare l’infestazione e consentire il restauro.
La professione di biologo, senz’altro, richiede una specializzazione elevata, con conoscenze adeguate in biologia, chimica e fisica. I biologi, come scienziati, devono anche occuparsi di altri aspetti fondamentali per il loro campo come la redazione di documenti di studio, rapporti sperimentali, ricerche e pubblicazioni scientifiche ufficiali. Questo implica un’eccellente padronanza della lingua scritta, sia in italiano che in inglese.
Un biologo nei suoi compiti quotidiani è spesso richiesto di utilizzare attrezzature scientifiche e avere un’elevata conoscenza delle procedure di laboratorio, comprese le regole igieniche e di sicurezza delle stanze sterili, note come clean rooms. Un approccio analitico, la capacità di prendere l’iniziativa e la propensione a lavorare bene in squadra sono tratti generalmente significativi per un aspirante biologo.
Per quanto riguarda il compenso di un biologo, è difficile determinare una media data la varietà di ambiti e specializzazioni di lavoro. Tuttavia, dalle nostre ricerche, un biologo con esperienza media può aspettarsi uno stipendio mensile tra i 1300 e i 1800 euro, che può aumentare fino a 2500 euro al mese con la progressione della carriera.
Per quanto riguarda i suggerimenti sulla lettura per i biologi, è importante capire la specializzazione di proprio interesse sin dall’inizio. Dato che molti studenti trovano difficile stabilire la loro specializzazione nei primi mesi di studio, consigliamo di esplorare diverse discipline per identificare quelle più affascinati e attinenti alle proprie inclinazioni.
In tale contesto, indichiamo alcune letture di biologia generale come “Biologia” e “Biologia Generale”. Inoltre, per aiutarti a trovare la tua specializzazione, ti consigliamo alcuni libri molto apprezzati sia dagli studenti che dai professionisti delle rispettive specializzazioni: “Biochimica”, “Biotecnologie”, “Botanica”, “Zoologia”, “Microbiologia”.
Ci auguriamo che questo pezzo ti abbia equipaggiato con tutte le risorse di cui avevi bisogno per ottenere una chiara comprensione del mestiere di biologo. Non avere timore di raggiungerci se hai delle interrogazioni!