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Guida all’invio della comunicazione integrativa per il Bonus ZES Unica del Sud

Introduzione al Bonus ZES Unica

Il Bonus ZES Unica rappresenta un’importante opportunità per le imprese che operano nel Mezzogiorno. Istituita a gennaio 2024, questa misura mira a incentivare gli investimenti nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Gli operatori economici interessati possono inviare comunicazioni integrative per attestare gli investimenti effettuati, un passo fondamentale per accedere al credito d’imposta previsto.

Requisiti per l’invio della comunicazione

Per poter beneficiare del Bonus ZES Unica, le imprese devono rispettare alcuni requisiti specifici. Innanzitutto, è necessario che gli investimenti abbiano un valore compreso tra 200mila e 100 milioni di euro. Inoltre, le imprese che operano in settori esclusi, come quelli in stato di liquidazione o in difficoltà economica, non possono accedere al beneficio. È fondamentale che la comunicazione integrativa venga inviata entro le scadenze stabilite, per garantire la corretta presa in carico da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Modalità di invio della comunicazione integrativa

La comunicazione integrativa può essere trasmessa sia dal beneficiario stesso che attraverso un soggetto incaricato. Al momento dell’invio, l’Agenzia delle Entrate fornirà una ricevuta che attesta l’avvenuta ricezione della richiesta. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite nel modello di comunicazione, per evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso al credito d’imposta. Le spese ammissibili includono investimenti in beni strumentali e altre spese correlate, ma sono escluse le spese per beni destinati autonomamente alla vendita.

Utilizzo del credito d’imposta

Il credito d’imposta ottenuto attraverso il Bonus ZES Unica può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24. È consentito a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento e solo dopo la realizzazione degli investimenti. La misura segue i limiti stabiliti dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, con variazioni in base alla localizzazione degli investimenti. Pertanto, è cruciale per le imprese pianificare attentamente le proprie strategie di investimento per massimizzare i benefici derivanti da questa iniziativa.

Redazione

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