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Guida all’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo nel 2025

Cos’è l’indennità di discontinuità?

L’indennità di discontinuità è una misura di sostegno economico rivolta ai lavoratori e alle lavoratrici del settore dello spettacolo, pensata per supportare coloro che affrontano interruzioni nella loro attività lavorativa. Questa prestazione è particolarmente importante per chi lavora in un settore caratterizzato da periodi di alta e bassa attività, come quello dello spettacolo, dove le opportunità di lavoro possono variare notevolmente.

Quando fare domanda per l’indennità di discontinuità nel 2025?

Per il 2025, i lavoratori dello spettacolo possono presentare la domanda per l’indennità relativa ai periodi di discontinuità del 2024. Le richieste possono essere inviate a partire dal , con termine fissato al . Tuttavia, poiché il 30 marzo cade di domenica, il termine per la presentazione della domanda è prorogato al lunedì successivo, ovvero al .

Modalità di invio della domanda

La domanda per l’indennità di discontinuità deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale dell’INPS. I lavoratori devono accedere all’area riservata utilizzando credenziali come SPID, CIE, CNS o eIDAS. Una volta effettuato l’accesso, è necessario seguire il percorso indicato sul sito per completare la richiesta. In alternativa, è possibile ricevere assistenza tramite i Patronati o contattando il Contact Center dell’INPS.

Requisiti per accedere all’indennità

Per poter beneficiare dell’indennità di discontinuità, è fondamentale soddisfare alcuni requisiti. Tra questi, è necessario possedere la cittadinanza europea, risiedere in Italia da almeno un anno, avere un reddito annuo non superiore a 25.000 euro e aver accumulato almeno 60 giornate di contribuzione al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. Inoltre, è importante rispettare tutte le scadenze indicate per garantire l’accesso a questo sostegno economico.

Calcolo dell’indennità di discontinuità

L’importo dell’indennità di discontinuità viene calcolato in base al numero di giornate di contribuzione accreditate. In particolare, viene riconosciuto un numero di giornate pari a un terzo di quelle accreditate nell’anno di riferimento, con un massimo di 312 giornate annue. L’importo erogato corrisponde al 60% del valore calcolato, tenendo conto delle giornate coperte da altra contribuzione obbligatoria o indennizzate da altri titoli.

È fondamentale che i lavoratori rispettino le scadenze per la presentazione delle domande, poiché l’INPS ha confermato che le istruttorie delle domande inizieranno ad aprile. Pertanto, è consigliabile non procrastinare la richiesta per garantire l’accesso a questo importante sostegno.

Redazione

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