La tredicesima mensilità rappresenta un’importante gratifica economica che viene erogata ai lavoratori e ai pensionati in Italia, solitamente nel mese di dicembre. Questo pagamento aggiuntivo è atteso con ansia da milioni di italiani, poiché offre un supporto finanziario significativo in vista delle festività natalizie. Ma quali sono le modalità di calcolo e le date di pagamento per il 2024? In questo articolo, esploreremo tutti i dettagli relativi alla tredicesima, inclusi i beneficiari e le eventuali novità per il Bonus Natale.
Il calendario dei pagamenti della tredicesima varia a seconda della categoria di lavoratori. Secondo la legge 3, i dipendenti e i pensionati ricevono generalmente l’importo prima delle festività natalizie, con scadenza entro la fine di dicembre. Per i pensionati, l’accredito della tredicesima è previsto per il , giorno in cui potranno ritirare sia la pensione mensile che la tredicesima presso gli uffici postali. È importante notare che il ritiro avverrà in ordine alfabetico, con i cognomi dalla A alla C che potranno ritirare il pagamento il 2 dicembre, mentre quelli dalla Q alla Z dovranno attendere fino al 5 dicembre.
Il calcolo della tredicesima è relativamente semplice. Per i lavoratori dipendenti, l’importo corrisponde alla retribuzione lorda mensile moltiplicata per i mesi effettivamente lavorati e divisa per 12. È fondamentale che un mese sia considerato valido per il calcolo se comprende almeno 15 giorni lavorativi. I pensionati, d’altra parte, ricevono una mensilità aggiuntiva che corrisponde all’importo del trattamento pensionistico. È importante sottolineare che la tredicesima spetta a tutti i dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato, indeterminato, apprendisti e part-time, ma esclude i lavoratori autonomi e parasubordinati.
Un aspetto cruciale da considerare è la tassazione della tredicesima. Questa gratifica è soggetta a un prelievo fiscale Irpef, senza possibilità di detrazioni per lavoro dipendente o familiari a carico. Ciò significa che il netto in busta paga sarà inferiore rispetto a una retribuzione normale. Nonostante le proposte di detassazione in passato, nessuna misura è stata approvata fino ad oggi. È quindi essenziale che i lavoratori e i pensionati siano consapevoli di queste implicazioni fiscali quando si preparano a ricevere la loro tredicesima.
Oltre alla tredicesima, nel 2024 i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico e un reddito annuo fino a 28.000 euro potranno beneficiare del Bonus Natale. Questo contributo una tantum di 100 euro rappresenta un ulteriore supporto economico in un periodo dell’anno tradizionalmente costoso. Secondo il Decreto Omnibus (113/2024), il Bonus Natale è considerato un anticipo del cosiddetto “bonus Befana”. Coloro che non hanno un sostituto d’imposta potranno richiedere il bonus tramite la dichiarazione dei redditi nel 2025, rendendo così questa misura accessibile a un numero maggiore di famiglie.
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