I contributi INPS rappresentano una componente fondamentale del sistema previdenziale italiano, essenziali per garantire prestazioni assistenziali e previdenziali come pensioni, malattia e maternità. Nel 2024, è importante comprendere come calcolare questi contributi e quali sono le responsabilità dei datori di lavoro. In questo articolo, esploreremo le aliquote aggiornate e le novità normative che influenzano i lavoratori dipendenti.
Per i lavoratori dipendenti, i contributi INPS ammontano generalmente al 33% del reddito lordo annuale (RAL). Questa percentuale è suddivisa tra il datore di lavoro e il lavoratore stesso. Ad esempio, per una RAL di 30.000€, i contributi totali ammontano a 9.900€, con una parte trattenuta dallo stipendio del lavoratore. È fondamentale che i datori di lavoro versino questi contributi entro il 16 del mese successivo alla scadenza dell’ultimo periodo di paga, per evitare sanzioni.
I datori di lavoro sono responsabili del versamento dei contributi INPS per i propri dipendenti. Questo obbligo sorge con l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato. È importante notare che, anche se i contributi sono divisi tra datore e lavoratore, la responsabilità principale ricade sul datore di lavoro, che deve garantire il corretto versamento all’ente previdenziale. Inoltre, i lavoratori hanno il diritto di verificare che i contributi siano stati effettivamente versati, attraverso l’attestazione annuale fornita dal datore di lavoro o richiedendo un estratto contributivo all’INPS.
Nel 2024, l’INPS ha stabilito un limite minimo di retribuzione giornaliera di €31,60, applicabile quando l’imponibile giornaliero è inferiore ai limiti legali. Inoltre, il massimale annuo della base contributiva per i lavoratori iscritti a forme pensionistiche obbligatorie è fissato a €119.650,00. Superato questo massimale, l’imponibile non è più soggetto a contribuzione previdenziale, ma deve essere indicato separatamente nei flussi Uniemens. Queste modifiche sono state introdotte per garantire una maggiore equità nel sistema previdenziale e per incentivare il versamento regolare dei contributi.
La legge di Bilancio 2024 ha introdotto novità riguardo ai fringe benefit, che non concorrono a formare il reddito fino a un limite di €1.000, elevato a €2.000 per i lavoratori con figli. Questi benefit possono essere erogati in forma cartacea o elettronica e rappresentano un’importante opportunità per i datori di lavoro di incentivare i propri dipendenti. Inoltre, i contributi aggiuntivi, spesso derivanti da contratti collettivi, sono somme versate al fondo pensione in aggiunta ai contributi ordinari, contribuendo così a una maggiore sicurezza economica per i lavoratori.
Scopri come Assolavoro rappresenta le agenzie per il lavoro e promuove standard elevati nel settore. More
Scopri come Assolavoro sostiene le agenzie per il lavoro e promuove standard elevati nel settore. More
Scopri come candidarti e le nuove prospettive lavorative in ENAV. More
Il Comune di Milano annuncia un piano di assunzioni per il 2025-2026 con 1200 nuovi posti di lavoro. More
Scopri tutto ciò che devi sapere sul licenziamento in apprendistato, dalle motivazioni ai diritti del lavoratore. More
Tutte le informazioni necessarie per accedere e utilizzare il portale INPS per il libretto famiglia. More