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Desertificazione bancaria in Italia: un problema crescente

La crisi delle banche nei piccoli comuni

Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a una progressiva desertificazione bancaria che ha colpito in particolare i piccoli comuni. Località come Travesio, Forgaria e Cassacco in Friuli Venezia Giulia sono diventate emblematiche di questo fenomeno, dove le banche sono scomparse, lasciando i residenti senza accesso ai servizi finanziari essenziali. Questa situazione ha costretto le persone a dipendere esclusivamente dall’uso di carte di pagamento o a intraprendere viaggi verso centri abitati più grandi per effettuare operazioni bancarie.

Statistiche allarmanti

Secondo un rapporto della Fondazione Fiba, il 32% dei comuni friulani è ormai privo di sportelli bancari. Questo significa che circa 65.000 persone e 4.000 aziende non possono accedere a servizi finanziari fondamentali. Inoltre, altri 165.000 residenti hanno a disposizione solo un singolo sportello, creando un grave disagio per famiglie e piccole imprese. La mancanza di accesso al credito non solo limita le opportunità di investimento, ma può anche portare a una stagnazione economica e a una diminuzione dei posti di lavoro.

Le cause della desertificazione bancaria

Le radici di questo problema affondano nella trasformazione del panorama bancario italiano negli ultimi decenni. Le storiche Casse di Risparmio e le Banche Popolari sono state inglobate in grandi gruppi nazionali e internazionali, come nel caso di FriulAdria, ora parte di Crédit Agricole. Le Banche di Credito Cooperativo, a causa di riforme nazionali e della vigilanza della Banca Centrale Europea, si sono ridotte drasticamente, lasciando i piccoli comuni senza un adeguato presidio bancario.

Le conseguenze sociali ed economiche

La chiusura degli sportelli bancari ha effetti a catena sul tessuto sociale ed economico delle comunità. Come sottolineano i sindacati, il problema non riguarda solo chi deve prelevare o versare denaro. L’assenza di banche vicine limita l’accesso al credito per le imprese, riducendo le possibilità di investimento e sviluppo locale. Gennaro Manco di First Cisl avverte che la chiusura di uno sportello penalizza i più vulnerabili, come anziani e piccole imprese, e può alimentare fenomeni preoccupanti come usura e criminalità.

Un futuro incerto per le comunità

Il rischio è che, senza un intervento significativo, molte zone d’Italia possano rimanere disabitate, con un impatto devastante sull’economia nazionale. In un contesto già segnato da un notevole calo demografico, la mancanza di servizi bancari rappresenta una sfida cruciale per il futuro delle comunità locali. È fondamentale che le istituzioni e le banche trovino soluzioni per garantire l’accesso ai servizi finanziari, affinché le piccole comunità possano prosperare e non diventare semplici miraggi nel panorama italiano.

Redazione

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