Il panorama delle politiche di sostegno alle famiglie italiane
Negli ultimi anni, l’INPS ha registrato un incremento significativo delle misure di sostegno destinate alle famiglie italiane. I dati aggiornati per il periodo 2019-2023 mostrano un trend positivo nell’utilizzo di strumenti a favore della genitorialità e del benessere familiare. Le politiche sociali adottate hanno avuto un ruolo cruciale nel rispondere alle esigenze di genitori e nuclei familiari, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a sostenere la crescita dei bambini.
Assegno unico universale e congedi parentali
A partire dal 1° marzo 2022, l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) è stato sostituito dall’Assegno Unico Universale, un cambiamento che ha semplificato e unificato le misure di sostegno. Questo nuovo sistema ha continuato a garantire benefici anche a chi ha un coniuge a carico. Nel 2024, oltre 6 milioni di nuclei familiari hanno ricevuto almeno una mensilità dell’assegno, evidenziando un aumento rispetto all’anno precedente.
Inoltre, l’INPS ha registrato un aumento del 2,5% nel numero di lavoratori che hanno usufruito del congedo parentale nel 2023, con circa 361.000 lavoratori nel settore privato. Questo dato riflette un crescente impegno delle famiglie a sfruttare le opportunità di welfare per la cura dei figli nei primi anni di vita.
Congedo di maternità e paternità in crescita
Nel 2023, le lavoratrici dipendenti che hanno ricevuto l’indennità di maternità sono state 176.454, con un incremento dello 0,6% rispetto all’anno precedente. Le misure statali per la maternità hanno mostrato un miglioramento, con un aumento significativo dei beneficiari del 35,9%. Anche il congedo di paternità ha visto un aumento del 5,2%, con oltre 183.000 padri che hanno usufruito del congedo obbligatorio, rappresentando il 64,5% dei padri potenzialmente beneficiari. Questo segna una crescente partecipazione dei padri nelle cure familiari, un aspetto fondamentale per la condivisione delle responsabilità genitoriali.
Novità nella Legge di Bilancio 2024
Una delle principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 riguarda l’estensione del congedo parentale. Da quest’anno, i genitori possono usufruire di un congedo di tre mesi con stipendio all’80%, se fruito entro i primi sei anni di vita del bambino. Tuttavia, questa modifica non si applica ai casi in cui il periodo di congedo di maternità/paternità sia terminato entro il 2023. Inoltre, i genitori possono fruire del congedo parentale fino ai 12 anni di vita del bambino, con un periodo complessivo che non supera i dieci mesi, estendibile a 11 mesi se il padre prende almeno tre mesi di congedo.
Bonus asilo nido e permessi legati alla Legge 104
Il bonus asilo nido è una delle misure di welfare più apprezzate dalle famiglie italiane. Nel 2023, sono stati 486.306 i minori beneficiari del bonus, con un incremento del 13,6% rispetto all’anno precedente. L’importo medio erogato è stato di 203 euro, distribuito su una media di sette mensilità. Questo bonus è destinato a coprire parte delle spese sostenute per l’asilo nido e, in alcuni casi, per l’assistenza domiciliare dei bambini impossibilitati a frequentare l’asilo per gravi patologie.
Inoltre, i beneficiari dei permessi legati alla Legge 104/1992 sono in aumento. Nel 2023, i permessi personali sono aumentati del 18%, mentre quelli per l’assistenza ai familiari sono saliti del 14%. La Legge 104 regola i diritti dei disabili e dei loro familiari, garantendo diritti fondamentali e permessi lavorativi retribuiti.