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Come Diventare un Guida Alpina, le sue Responsabilità e il suo Stipendio

In questo articolo illustriamo il processo per diventare un accompagnatore alpino e analizziamo che cosa fa e il potenziale guadagno di una guida alpina. Lavorare come guida alpina è spesso il risultato di una passione innata per la montagna, l’arrampicata e il trekking. Infatti, molte guide alpine scoprono questa vocazione con l’avanzare degli anni, pur avendola dentro di sé da sempre. Ovviamente, è fondamentale che un accompagnatore di montagna faccia derivare la sua competenza dalla sua passione per le montagne, perché al pari di un insegnante, se manca la passione, manca l’efficacia nell’insegnamento. Qui di seguito, ti suggeriamo tutti i fattori essenziali per diventare un accompagnatore alpino specializzato e competente.

L’accompagnatore alpino è un professionista che fa da ponte tra due mondi: l’aspetto del guidare in maniera sicura e affidabile e il mondo dell’istruzione e dell’apprendimento. In effetti, è grazie all’accompagnatore alpino che i neofiti della montagna possono scoprire questi luoghi in totale sicurezza e apprezzarli nel loro splendore puro. L’accompagnatore alpino ha il compito di dotare i visitatori delle attrezzature necessarie e di fornire loro tutte le conoscenze vitali per godersi le montagne in modo sicuro e rispettoso. Ci sono molte attività e responsabilità associate a questo ruolo, che richiede una vasta gamma di competenze. Per essere efficaci, gli accompagnatori alpini devono avere una conoscenza completa ed estesa, in quanto devono essere in grado di applicare tutte le tecniche alpinistiche.

Una guida alpina è molto più di un semplice accompagnatore. Oltre a essere un atleta in forma fisica e mentale eccellente, che può essere di vitale importanza per il successo di un’escursione, deve essere anche un degno condottiero del gruppo. Un professionista della montagna è caratterizzato da una tenacia e coraggio notevoli, sempre incoraggiante e positivo con il gruppo, oltre a avere un marcato senso di responsabilità. Soddisfare gli obblighi di sicurezza è uno dei doveri fondamentali di una guida alpina, che deve essere sempre pronta a far fronte a tutte le eventualità. Vale la pena notare che, generalmente, una guida competente deve essere capace di dominare una vasta gamma di tecniche e di specialità, che possono variare considerevolmente.

Vediamo più da vicino il ruolo di una guida alpina. Abbiamo già menzionato che oltre ad essere un accompagnatore, è anche un istruttore. Approfondiamo questi due aspetti del mestiere. In particolare, una guida esperta nell’arrampicata si incarica di guidare il suo gruppo sia durante le salite che durante le escursioni. Queste attività includono percorsi su ghiaccio, rocciati, montagnosi e anche sulla neve, essenzialmente tutte le possibilità offerte dal contesto montano. Inoltre, come accennato in precedenza, un esperto di alto livello dovrebbe essere in grado di gestire una gamma variata di tecniche e discipline. Questo implica che dovrebbe essere capace nelle arrampicate su roccia ma anche essere un esperto di cascate di ghiaccio, oltre ad essere un ottimo sciatore e avere buone capacità di arrampicata.

Certamente, nessuno può aspirare a essere un esperto in ogni disciplina, ma l’obiettivo di una guida alpina è diverso. Un vero esponente di questa professione ha una solida competenza in tutte queste specialità, senza necessariamente eccellere in una particolare. Ciò che conta è la sua capacità di gestire un’ampia gamma di situazioni e attività in maniera adeguata, senza essere specializzato solo in una. Ad esempio, una guida dovrebbe avere conoscenze di sci, ma non è necessario che sia un maestro di sci esperto. Possiamo elencare le diverse discipline che rientrano nell’ambito della guida alpina:

– Cascate di ghiaccio
– Arrampicata sportiva su roccia
– Alpinismo su alta montagna (ghiaccio e misto)
– Sci alpinismo
– Freeride
– Canyoning

Prima di continuare, è importante ricordare che una guida alpina è anche un insegnante che trasmette una gamma di tecniche ai suoi allievi. Queste non includono solo le tecniche di alpinismo, ma anche quelle di sci alpinismo. È suo dovere istruire le persone sulle regole di comportamento da seguire in montagna, per garantire la sicurezza e il rispetto dell’ambiente circostante.
Come diventare guida alpina?

Per raggiungere lo status di guida alpina e certificarsi, è necessario superare un processo di selezione molto rigoroso ed esigente. Sfortunatamente, l’ostacolo principale per un aspirante guida è il tempo disponibile; ad esempio chi desidera diventare esperto nel cascatismo su ghiaccio, deve dedicare a questa disciplina i 2 mesi annuali in cui è della pratica possibile. Tuttavia, è sufficiente allenarsi fisicamente, migliorarsi e aggiornarsi continuamente sulle differenti tecniche. Come abbiamo precedentemente menzionato, non è necessario eccellere in tutte, ma è importante avere un livello adeguato. Molti incontrano difficoltà nell’apprendere le tecniche dello sci alpinistico, specialmente i principianti; d’altro canto, il cascatismo su ghiaccio sembra più immediato da comprendere tecnicamente.
In merito ai corsi formativi, il percorso si inizia con una serie di test di selezione di tre giorni, seguiti da 95 giorni di lezioni, spalmati su un anno e mezzo e intervallati da esami in varie discipline. Una volta conseguito il brevetto, la guida in erba può fare un tirocinio di due anni e poi chiedere l’accesso al corso professionale per guide alpine. Durante questo lungo viaggio di formazione, l’allievo ha l’opportunità di avanzare attraverso vari livelli nei diversi campi dell’alpinismo. È evidente che, prima di iniziare i corsi, è necessario impegnarsi comunque in un allenamento intensivo per molti mesi.
Quanto guadagna una guida alpina?

E’ abbastanza difficile determinare il salario di una guida di montagna esperta, dato che il costo del servizio varia a seconda del consiglio regionale. Inoltre, l’esperienza e la competenza della guida sono fattori di grande rilevanza, in quanto le guide più qualificate naturalmente guadagnano di più rispetto a quelle meno esperte. Il flusso turistico in una specifica località incide in modo significativo, perché da esso dipende il numero di clienti che una guida può gestire. Secondo statistiche del settore, le guide esperte possono guadagnare una media di 500 o 600 euro a settimana, mentre per quelle meno popolari il guadagno settimanale si aggira intorno ai 150 o 200 euro.
In alcune località, è possibile raggiungere anche i 250 euro al giorno, ma bisogna lavorare sulla promozione e dimostrare di essere una guida superiore rispetto alle altre. È importante notare che entrano in gioco molti altri fattori, dato che poche guide si dedicano esclusivamente a questo mestiere, spesso affiancato da altre professioni. Questo rende difficile stabilire un salario medio, poiché nella maggior parte dei casi le guide lavorano come freelance.

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