Il bonus domotica 2025 rappresenta un’importante opportunità per i proprietari di immobili che desiderano migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni. Confermato anche per il 2025, questo incentivo si distingue per le modifiche apportate alle percentuali di rimborso, che variano a seconda che si tratti di prima o seconda casa. Il governo, sotto la guida di Giorgia Meloni, ha deciso di mantenere questa misura, ma con un abbassamento significativo delle percentuali di rimborso, creando un nuovo scenario fiscale per i beneficiari.
Una delle principali novità del bonus domotica 2025 è la revisione delle percentuali di sconto. Per la prima casa, la detrazione scende dal 65% al 50%, mentre per la seconda casa, il rimborso è fissato al 36%. Queste modifiche indicano un chiaro indirizzo verso una graduale riduzione degli incentivi nel lungo periodo, con previsioni che indicano ulteriori diminuzioni delle percentuali di rimborso anche per gli anni successivi, fino a raggiungere il 36% per la prima casa e il 30% per la seconda casa entro il 2027.
Per poter usufruire del bonus domotica, è necessario installare specifici impianti di building automation che rispettino determinati requisiti tecnici. Secondo l’articolo 11 del decreto sull’Efficienza Energetica, gli impianti devono appartenere almeno alla classe B della norma EN 15232 e devono essere in grado di gestire in modo automatico e personalizzato i sistemi di riscaldamento, climatizzazione estiva e produzione di acqua calda sanitaria. Inoltre, è fondamentale che i sistemi domotici monitorino i consumi energetici e consentano il controllo remoto, inclusa la programmazione settimanale.
È importante notare che non tutte le spese sono coperte dal bonus domotica. Le spese ammissibili includono quelle per la fornitura e l’installazione di apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche, oltre alle opere necessarie per l’installazione degli impianti di building automation. Tuttavia, dispositivi elettronici come smartphone, tablet o computer, che permettono l’interazione da remoto con i sistemi domotici, non rientrano nel bonus. L’incentivo è strettamente legato agli impianti specifici per la gestione e il controllo delle abitazioni, escludendo accessori tecnologici non direttamente collegati alla domotica.
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