(Adnkronos) –
Lele Adani ancora contro Sky Sport. Dopo il botta e risposta a distanza con Fabio Caressa di qualche settimana fa, l'ex difensore è tornato ad attaccare l'emittente, per cui ha lavorato come opinionista, direttamente dal salotto della sua nuova trasmissione Twitch 'Viva El Futbol', condotta insieme ad Antonio Cassano e Nicola Ventola. Al centro del dibattito questa volta c'è l'intervista a Francesco Totti di qualche giorno fa. "La mia solidarietà al social manager", ha detto ironico Adani, "quella citazione ora non c'è più. Forse una spia ha sottolineato che era ospite da noi". "Voglio mandare un ringraziamento a tutti i siti, i giornali, i blog che hanno citato e hanno riportato le dichiarazioni di Totti, sottolineando il nostro format ‘Viva el futbol'", ha iniziato Adani, oggi opinionista Rai. "Bisogna però purtroppo sottolineare che tanti, non so per quale motivo sono frenati dal fatto di scriverlo, forse perché 'Viva el futbol', siamo noi… Pazienza". "Ci hanno ripreso in Argentina, in Spagna, in Suadamerica, in Colombia, citandoci proprio. Ma non tutti hanno la pazienza di farlo e volevo fare una sottolineatura per dei vecchi amici, ok?". Poi Adani diventa più esplicito: "Anche Sky Sport ha citato quell'intervista, riprendendo proprio su una tua domanda, Nick (rivolgendosi a Ventola, ndr). Il Pupone ha detto: 'C'è stata la possibilità di tornare a giocare una squadra di Serie A, non posso dire quale, ma avrei dovuto cambiare città e vivere vicino Cassano'. Lo hanno ripreso un po' tutti, addirittura anche Sky Sport ci ha citato. Significa che la forza del capitano, diciamo, riecheggia e si espande ovunque", ha continuato l'ex Inter. "Volevo offrire la mia massima solidarietà al social media manager o l'eroe responsabile, che giustamente è stato corretto nel fare il suo lavoro, che aveva scritto Totti a 'Viva el futbol'. Perché oggi è tutto sparito dall'Instagram di Sky? Non vorrei essere in lui, non vorrei l'avessero licenziato", ha suggerito sarcastico Adani. "Secondo me qualche spia lì nella redazione ha detto 'No, non si può citare ‘Vìva el Futbol''. E quindi si è volatilizzata, è sparita. Massima solidarietà a questa persona corretta, quel professionista che ha citato Totti e anche noi. A lui dico: se vuoi presentare un curriculum da noi, ti ascoltiamo, qualora ti sollevassero dall'incarico", ha concluso l'ex difensore. Come detto, non è la prima volta che Adani attacca Sky Sport. Qualche settimana fa l'ex difensore aveva discusso a distanza, ovviamente via social, con il giornalista sportivo Fabio
Caressa
. Ad accendere la contesa era stato proprio Adani, che sempre durante una puntata di 'Viva El Futbol', aveva lanciato una frecciata, non molto velata, a Caressa. In occasione dei sorteggi delle qualificazioni Mondiali, andati in scena lo scorso dicembre, il giornalista Sky aveva sminuito il girone dell'Italia e in particolare la forza della Norvegia. "Chi sa di calcio sa che la Norvegia è una squadra forte. Sorloth, Haaland, Odegaard, soprattutto nel pieno della forma, sono fenomeni. E noi non ce li abbiamo dei giocatori così. Qualche cog****e, che non sa fare questo lavoro ma guadagna con il calcio da trent'anni, se ne esce dicendo ‘Adesso abbiamo paura della Norvegia?'. Cog****e, te lo dico in italiano. Siamo usciti con la Macedonia del Nord e la Svezia". La risposta di Caressa non si è fatta attendere: "Io sono Voldemort, colui che non può essere nominato", ha esordito il giornalista con un sorriso e riferendosi al fatto che Adani non avesse mai citato direttamente il suo nome. "Nel calcio non esistono nemici, ma avversari. Noi con il microfono trasmettiamo cultura, anche parlando sport. Si possono avere delle discussioni, anche accese, ma la rabbia, l'insulto non fanno parte di questo mondo. Perché come nello sport ci si confronta lealmente per provare a vincere seguendo il regolamento, allo stesso modo quando c'è una discussione ci sono delle regole di comportamento", ha continuato il giornalista, "quando si attacca qualcuno è bello farlo citando il nome. In realtà non è mai bello, ma se proprio bisogna farlo, almeno cita il nome, sennò il coraggio, il lupo, l'ululato, dove sono finiti?". L'ultima parola è toccata ad Adani, che ha rincarato la dose: "La parola da sdoganare oggi è fariseo", aveva detto in una storia l'ex difensore, "perché questo mondo è pieno di farisei e in certi ambienti più di altri. Poi ci sono quelli con la coda di paglia ma per fortuna c'è il calcio, quello vero e gli uomini di calcio, quelli veri. E poi c'è qualcuno che va chiamato con il suo nome: cog****e". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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