(Adnkronos) – Nel maggio 2025 Microsoft dismetterà ufficialmente Skype, segnando la fine di un servizio che ha, a suo tempo, rivoluzionato il panorama delle chiamate via internet. L'azienda, che aveva acquisito Skype nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari, sta ora orientando gli utenti verso Microsoft Teams, una piattaforma concepita specificatamente per la collaborazione aziendale. L'ultima versione di anteprima di Skype per Windows include un messaggio che annuncia: "A partire da maggio, Skype non sarà più disponibile. Continua le tue chiamate e chat su Teams". Il messaggio è accompagnato da una notifica che indica quanti dei contatti dell'utente abbiano già effettuato il passaggio a Teams. L'ascesa di Skype nei primi anni 2000 è stata trainata dalla sua capacità di offrire un modo semplice per connettersi con amici e familiari, eliminando i costi delle chiamate a lunga distanza. eBay ne intuì il potenziale e l'acquisì nel 2005 per 2,6 miliardi di dollari. Tuttavia, l'operazione non diede i frutti sperati, e pochi anni dopo, un gruppo di investitori guidato da Silver Lake ne assunse il controllo. Successivamente, Microsoft intervenne con un'offerta considerevole, con l'intento di fare di Skype il fulcro della sua strategia di comunicazione. Questo piano, però, non si è mai concretizzato pienamente. Nonostante i tentativi di Microsoft di promuovere Skype in vari modi – includendolo in Windows, integrandolo in Outlook e, successivamente, aggiungendo strumenti di intelligenza artificiale come Bing Chat – il servizio non ha mai raggiunto il successo sperato. Il problema principale di Skype è stata la crescente concorrenza. Nel periodo in cui Microsoft cercava di definire una strategia per il servizio, nuovi attori avevano già conquistato il mercato. Durante la pandemia, Zoom si è affermato come la piattaforma di riferimento per le videochiamate, mentre WhatsApp ha semplificato le chat di gruppo e Slack ha ridefinito la messaggistica aziendale. Persino Teams, un prodotto della stessa Microsoft, si è rivelato un'alternativa più solida. Come sottolineato da Jim Gaynor, vicepresidente di ricerca presso la società di consulenza Directions on Microsoft, in un'intervista a CNBC, Skype è ancora percepito principalmente come uno strumento per comunicazioni uno-a-uno. Questa caratteristica rappresenta un limite in un contesto in cui la maggior parte degli utenti necessita di strumenti progettati per le conversazioni di gruppo. I numeri relativi agli utenti di Skype confermano questa tendenza. Microsoft aveva segnalato 40 milioni di utenti giornalieri all'inizio del 2020, numero che è poi sceso a 36 milioni. Nel frattempo, Teams ha registrato una crescita significativa, passando da 250 milioni di utenti mensili nel 2021 a oltre 300 milioni. Sebbene Skype non scomparirà immediatamente – un portavoce di Microsoft ha confermato che rimarrà disponibile per coloro che ancora lo utilizzano – è evidente la direzione intrapresa dall'azienda, con Teams che riceve ormai la maggior parte delle attenzioni. Microsoft potrebbe non definirla esplicitamente un fallimento, ma è difficile interpretare l'evoluzione di Skype in modo diverso. L'applicazione che ha contribuito a trasformare la comunicazione online sta per essere messa da parte, sostituita da un prodotto che Microsoft ha sviluppato in un secondo momento. —[email protected] (Web Info)