(Adnkronos) – Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente che l'Ucraina deve essere coinvolta. E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa", ha detto ancora. Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario", ha concluso. Continuano intanto gli attacchi. La Russia ha lanciato un raid missilistico sulla città di Kryvy Rih, nell'oblast' di Dnipropetrovsk, nella tarda serata di ieri, uccidendo una persona e ferendone altre cinque. Lo ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare della città dove è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra i feriti ricoverati in ospedale, una donna sarebbe in condizioni critiche. L'attacco ha inflitto gravi danni alle infrastrutture civili della città, ha detto Vilkul. Dodici edifici residenziali, una struttura infrastrutturale, una casa di riposo e una chiesa hanno subito danni. L'attacco ha inoltre colpito edifici sociali e industriali, una stazione di servizio e numerosi veicoli. Per il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev la decisione della leadership russa di avviare l'operazione militare speciale in Ucraina è stata del tutto corretta, "il tempo ha dimostrato che questa difficile decisione era l'unica giusta e possibile". Medvedev lo ha affermato in un post su Telegram in occasione del Giorno dei difensori della patria. La Russia, ha aggiunto, ha dovuto "fare questo passo quando il punto di non ritorno è stato irreversibilmente superato nel confronto con il cosiddetto Occidente collettivo e l'unica via disponibile era quella di difendere la nostra madrepatria e respingere il nemico dai suoi confini". "Il popolo russo si è unito e ha resistito nella lotta contro il nemico cinico e crudele che è stato rinforzato con armi e denaro da tutte le parti del mondo. La guerra contro il neonazismo e i suoi complici non è ancora finita, ma il suo esito è molto vicino. Il nemico sarà distrutto. La verità trionferà", ha sottolineato Medvedev. —internazionale/[email protected] (Web Info)