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Recupero somme indebite per bonus 150 e 200 euro: cosa sapere

Il recupero delle somme indebitamente percepite

L’INPS ha avviato un’importante operazione di recupero delle somme indebitamente percepite dai beneficiari dei bonus da 150 e 200 euro, erogati nel 2022. Questi bonus, introdotti dai decreti Aiuti e Aiuti-ter, erano destinati a lavoratori dipendenti e pensionati, ma erano soggetti a specifici limiti di reddito. Le verifiche condotte dall’INPS hanno rivelato che alcuni beneficiari hanno superato i requisiti reddituali stabiliti dalla normativa, dando il via a un processo di recupero.

Chi deve restituire i bonus?

I pensionati che hanno ricevuto i bonus devono prestare particolare attenzione. Per il bonus da 200 euro, i redditi dichiarati nel 2021 non dovevano superare i 35.000 euro, mentre per il bonus da 150 euro il limite era fissato a 20.000 euro. L’INPS ha notificato ai beneficiari che non rispettano questi limiti la necessità di restituire le somme ricevute. Le comunicazioni sono state inviate tramite la Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione, garantendo così un processo più trasparente e veloce.

Modalità di recupero e assistenza

Il recupero delle somme indebitamente percepite inizierà a giugno 2025. I pensionati interessati sono invitati a controllare le notifiche ricevute attraverso la piattaforma digitale SEND e a verificare la propria situazione reddituale. Per chiarimenti o ulteriori informazioni, l’INPS consiglia di contattare i propri canali di assistenza. È fondamentale che i beneficiari comprendano l’importanza di regolarizzare la propria posizione per garantire l’equilibrio del sistema previdenziale e la sostenibilità dei benefici erogati.

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