Cos’è la tredicesima mensilità?
La tredicesima mensilità, conosciuta anche come gratifica natalizia, rappresenta un’importante integrazione economica per i lavoratori dipendenti e pensionati in Italia. Questa somma viene erogata generalmente nel mese di dicembre, permettendo ai beneficiari di affrontare le spese natalizie con maggiore serenità. La sua origine risale a un’elargizione volontaria da parte dei datori di lavoro, ma oggi è un diritto sancito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 1070/1960.
Quando e come viene corrisposta?
La tredicesima viene calcolata in base ai mesi effettivamente lavorati durante l’anno solare. Per i lavoratori part-time, il calcolo è proporzionato alle ore lavorate. La formula per determinare l’importo è semplice: Stipendio lordo mensile ÷ 12 × mesi lavorati nell’anno. Ad esempio, un lavoratore con uno stipendio lordo di 2.400 euro che ha lavorato per 10 mesi riceverà una tredicesima di 2.000 euro. È importante notare che anche i periodi di assenza retribuiti, come malattie o ferie, contribuiscono al calcolo della tredicesima.
Implicazioni fiscali e diritti
La tredicesima mensilità è soggetta a tassazione, come qualsiasi altra retribuzione. Tuttavia, può subire una tassazione più elevata a causa del calcolo cumulativo del reddito annuo. Non sono previste detrazioni fiscali come quelle applicabili allo stipendio ordinario, il che può portare a un importo netto inferiore rispetto a quello dello stipendio mensile. È fondamentale che i lavoratori siano consapevoli dei loro diritti: se il rapporto di lavoro termina prima di dicembre, hanno comunque diritto alla quota di tredicesima maturata fino a quel momento, che verrà corrisposta con l’ultima busta paga.